Per costruire le montature degli strumenti ad arco (così comunemente definiti i set completi di piroli, cordiere, mentoniere, bottoni), si utilizzano legni molto compatti, in grado di resistere all'usura ed alle sollecitazioni.
Di seguito riporto un elenco dei legni maggiormente utilizzati.
Bosso
Il bosso (Buxus sempervirens e Buxus balearica) è uno dei legni più utilizzati nella costruzione di montature per strumenti. è facilmente reperibile e piuttosto diffuso sul nostro territorio (ampiamente utilizzato come siepe nei giardini). Di colore giallo chiaro, il bosso è ideale per la tornitura o la scultura grazie alla sua grana molto fine e compatta, la sua durezza e l'ottima lucidabilità.
A causa del suo colore molto chiaro viene solitamente colorato (per tinteggiatura o per acidatura) per raggiungere la tonalità rosso-bruna anche se è tranquillamente utilizzabile al "naturale" per avere un contrasto cromatico più "audace" col resto dello strumento.
Pao Santos
Il Pao Santos (Dalbergia Nigra, Machaerium Scleroxylon) è un legno proveniente dall'America latina. Ha un colore dal rosso-bruno al bruno, con riflessi giallo brunastri o porporini e striature più chiare. é un legno piuttosto duro, compatto con fibra medio-fine piuttosto dritta. Presenta caratteristiche simili al palissandro anche se non ne condivide la famiglia di appartenenza. é un legno molto elegante e le sue venature vengono molto risaltate dalla verniciatura/lucidatura.
Ebano
Il legno di Ebano (indiano, africano ed indonesiano sono i più diffusi): è quello che si può definire "un grande classico" dei legni da montatura. è il legno duro per eccellenza. Può essere completamente nero, oppure presentare striature e venature marroni più o meno chiare/marcate.
Talvolta può presentare anche delle marezzature.
Probabilmente è il legno più utilizzato nella costruzione di piroli, mentoniere, cordiere (oltre che per le tastiere ed i capotasti).
Melo
Il legno di melo è molto affascinante ed elegante. Presenta un naturale color ambra dorata che viene esaltato in fase di verniciatura/lucidatura. Non essendo chiaro come il bosso è utilizzabile al naturale e crea un bellissimo contrasto con la vernice dello strumento.
Personalmente ritengo che si sposi alla perfezione con strumenti rosso-bruni... é un legno molto duro, con una bella fibra compatta. Potrebbe sembrarne scontata la reperibilità, invece si tratta di un legno piuttosto difficile da trovare. (Non viene molto utilizzato in ebanisteria, nè per la produzione di mobili o manufatti). Probabilmente l'unica destinazione d'uso contemplata è come albero da frutto per (appunto) produrre mele... Ma le sue caratteristiche lo rendono anche un ottimo legno da montature.
Bois de Rose
Bois de Rose (Dalbergia Decipularis e Dalbergia Frutescens): Legno piuttosto raro, molto pregiato e particolare. Il Bois de Rose proviene dallo Stato brasiliano di Bahia e da alcune altre aree dell’America meridionale, in particolare dal Brasile e dall'Argentina. Presenta venature molto marcate di colori che variano dal rosa al porpora al marrone, grigio e bianco.
Si tratta di un legno estremamente duro, quindi ben si presta all'utilizzo per la costruzione di montature. è sicuramente una scelta audace vista la particolarità e l'"esuberanza" dei colori. Una montatura in Bois de Rose si fa notare.
Ulivo
A mio parere l'ulivo è uno dei legni più belli che il nostro paese ha da offrire. Ogni pezzo di ulivo è un'opera d'arte a sè. é anche un legno molto duro. L'unico aspetto negativo che potrebbe scoraggiarne l'uso è l'elevata presenza di fessurazioni. Essendo un legno molto nervoso non è soggetto solamente alle classiche crepe "di testa" che si formano in fase di stagionatura in cima ed in fondo al pezzo. Spesso presenta, purtroppo, micro fessurazioni anche nelle parti più interne. Come risultato si ha molto scarto se si vuole trovare dei pezzi "sani" per poter costruire piroli e cordiere. Le mentoniere sono più tolleranti in quanto delle microfessurazioni possono tranquillamente essere "resinate" senza che col tempo si corra il rischio di incappare in catastrofici cedimenti strutturali (immaginiamo una cordiera: un pezzo di legno piuttosto sottile soggetto alla forza di trazione delle corde, oppure ad un pirolo, con tutta la forza di torsione che deve subire in fase d'accordatura. Anche la più piccola crepa non è accettabile in questo contesto. Infatti ho deciso di limitare alle sole mentoniere l'uso di questo particolare legno.